Dopo la recente partecipazione al Merano Wine festival, che ha visto premiati tre dei suoi vini, altro risultato altresì soddisfacente in chiusura di questo 2022 per l’azienda siciliana Di Giovanna riguarda Gerbino, il suo olio extra vergine di oliva. Un’ottima annata per la qualità delle olive raccolte come afferma Gunther Di Giovanna: “Le olive quest’anno sono sanissime, abbiamo raccolto olive eccellenti con una produzione che tutto sommato rientra nella media degli ultimi anni; mentre per quanto riguarda i valori dell’acidità dell’olio sono molto bassi, e questo promette profumi eccezionali”.
Una produzione di vini e olio extra vergine di oliva, da 25 anni rigorosamente in biologico, consolidata e apprezzata in tutto il mondo. Fondata nel 1968 da Aurelio e Barbara Di Giovanna e gestita oggi dai figli Gunther e Klaus Di Giovanna che hanno lasciato due carriere in altri settori per dedicarsi alla terra e al progetto di famiglia, nei 100 ettari di terra coltivata, nelle tenute di Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia, oltre al vino prodotto con metodo biologico, anche l’olio viene prodotto con una grande attenzione alla sostenibilità. “Come il vino anche l’olio extra vergine di oliva è un affare di famiglia – spiega Klaus Di Giovanna -. Il nostro oliveto oggi esteso a 14 ettari si trova nel territorio di Contessa Entellina, a circa 400 – 450 mt s.l.m. Abbiamo 3.700 piante, metà Biancolilla e metà Nocellara del Belìce, curate nel rispetto di un rigoroso protocollo da una squadra di collaboratori specializzati e appassionati. Tutto il nostro Gerbino olio extra vergine di oliva viene esportato e venduto a una clientela attenta, esperta e fedele in tre diversi formati”.
Nello specifico i paesi dove si esporta e si vende maggiormente sono Germania, Olanda, Belgio, USA e una piccola parte in cantina agli enoturisti; con un export pari all’ 85% dell’intera produzione. “É un prodotto a cui teniamo tantissimo. Seppur la richiesta all’estero è alta, e in costante aumento, ne riserviamo una parte agli appassionati che ci vengono a trovare in cantina. Si tratta di un mercato diverso da quello del vino. – aggiunge Gunther – Il primo mercato per l’olio è la Germania, che da sempre occupa il primo posto. I tedeschi amano l’olio siciliano e tra questi anche il nostro, anche se il consumo di olio pro capite in Germania non è alto, non è quello italiano ovviamente, però cresce di anno in anno. Il secondo mercato è l’Olanda, segue il Belgio e per ultimo gli Stati Uniti d’America. Questi sono i quattro paesi di riferimento per quanto riguarda l’export del nostro olio. Altro aspetto particolarmente rilevante è che si tratta di una clientela fidelizzata. Abbiamo clienti che da trent’anni comprano solo ed esclusivamente il nostro olio. Sul mercato internazionale siamo presenti invece più o meno dai primi anni ’90”.
Le olive, raccolte a mano tra ottobre e novembre, sono trasportate in piccole casse e molite a temperatura ambiente, solitamente molto al di sotto dei 25°C, lo stesso giorno di raccolta. L’olio, lasciato decantare in serbatoi di acciaio sotto azoto, viene imbottigliato non filtrato, con una produzione media dell’azienda che si attesta all’incirca intorno alle venti-trentamila bottiglie.